Cosa facciamo
Un approccio che ascolta il corpo e la persona
Nel mio studio pratico la Riflessologia Plantare, tecnica di terapia naturale la cui origine si perde nella notte dei tempi e, soprattutto, diffusa nelle varie civiltà antiche anche geograficamente molto lontane tra loro, che ce ne hanno lasciato testimonianza di utilizzo. E’ una tecnica che permette, mediante digitopressioni su precisi punti riflessi sul piede, di stimolare la nostra “farmacia interna” di cui siamo dotati per riportare equilibrio e benessere.

l'importanza del massaggio come comunicazione
Alla riflessologia combino diversi trattamenti e tecniche di massaggio, anch’essa disciplina antica di terapia fisica utilizzata da sempre nelle differenti civiltà per contrastare dolori ma, soprattutto, è forma di comunicazione primordiale: pensiamo alla carezza nel grembo materno e alla comunicazione a fior di pelle che ci accompagna dai primi istanti della nostra vita. E’ come tornare alle origini, rinascere e ripartire.

Il valore del counselling
Nell’approccio con il cliente mi avvalgo delle competenze in counselling acquisite in un master triennale, una cassetta degli attrezzi che mi permette di offrire uno spazio sicuro, non giudicante, dove sentirsi liberi di esprimersi, esplorare, dare voce a pensieri, sentimenti, dubbi, obiettivi, azioni, relazioni... o semplicemente tacere e lasciare che sia il silenzio a parlare.
Cosa sono le discipline complementari
Questi servizi alla persona rientrano nell’ambito delle discipline complementari alle quali la medicina tradizionale attinge per attuare le terapie integrate.
Discipline complementari che sono rivolte all’individuo di tutte le età, dal primo respiro fino all’ultimo; intervengono in modo positivo nelle diverse fasi della vita, nella salute e nella malattia, offrendo spesso la possibilità di essere utilizzate anche come prevenzione. Il loro fine non è guarire, quello non è di nostra competenza perché è campo medico e la medicina è una, il fine è migliorare la qualità della vita; e spesso migliorare la qualità della morte, quando veniamo chiamati per accompagnare nell’ultimo tratto della vita terrena.


Ascolto e personalizzazione del trattamento
Per raggiungere l’intento mi avvalgo dell’ascolto sia della storia che il cliente racconta del suo vissuto, che dell’ascolto del corpo attraverso ricerche tattili e visive; in base all’esigenza o desiderio espresso dal cliente e dall’esito della raccolta dei dati che le indagini mettono in luce, scegliamo insieme il percorso per raggiungere l’obiettivo.
Quante sedute siano necessarie per raggiungerlo non possiamo prevederlo perché ogni individuo ha i propri tempi di risposta, ed è necessario rispettarli.
La quotidianità inoltre è fatta di accadimenti quasi mai prevedibili ai quali rispondiamo in modo diverso, all’occorrenza quindi è necessario adeguarsi con flessibilità al bisogno del momento mettendo in campo strategie differenti. Questo ci permette di stare sempre nel contingente che stiamo vivendo, nel famoso qui e ora, rispettando ritmi e problematiche personali di ciascuno. I risultati ottenuti spesso vanno oltre le aspettative e soprattutto sono duraturi nel tempo.
Testimonianze: i benefici vissuti dai clienti
Benedetta
Come è successo a Benedetta che a soli 49 anni ha dovuto affrontare un intervento di protesi al ginocchio con tutto quello che implica un pre e un post operatorio, lei racconta così: “Ho iniziato i trattamenti per disperazione, in cerca di una via che mi aiutasse a gestire il mio dolore. Non ero certa che potesse funzionare ma da subito, ho sperimentato un effetto benefico del trattamento che mi permetteva di alleggerire il peso avvertito, in attesa del trattamento successivo…”
Edoardo che è arrivato in studio per cercare di alleggerirsi dagli innumerevoli effetti che il bruxismo di cui soffriva da anni, lo affliggevano nelle sue giornate. E lui racconta:
“Sto decisamente meglio, non mi viene più il mal di testa e anche il dentista ha detto che la situazione è migliorata; è migliorato anche il mio umore e dialogare anche nell’ambiente di lavoro sta diventando più semplice”
Edoardo
Vanna
O ancora Vanna che è arrivata da me mandata dalla sua dietologa perché aveva bisogno di essere affiancata nel suo percorso di dimagrimento: pesava 104 chili, in 4 anni ne ha persi 40 e dice: “Ancora non mi rendo conto bene ma riuscire a camminare, fare le scale senza sentire dolori alle gambe, alle ginocchia e non avere l’affanno dopo due passi è una grandissima cosa”
La tua esperienza, unica e personale
Potrei raccontare ancora molte esperienze, ma preferisco che ciascuno viva la propria.
Se vorrai farlo insieme a me, io sono qui.
